beanTech sempre più un’azienda al femminile
Oltre il 20% dei collaboratori è composto da donne, con quota in crescita e molti ruoli chiave occupati. Il Ceo Benedetti: «Sono precise e meticolose»
Reana del Rojale (Udine), 8 ottobre 2019 – Una azienda sempre più “a trazione femminile”. È beanTech, l’impresa di Reana del Rojale (Udine) operante nello sviluppo di tecnologie e soluzioni per migliorare il business dei propri clienti, aumentare la redditività e le loro occasioni di crescita, dove la presenza di “quote rose” è particolarmente significativa.
Le donne, in beanTech, sono oltre il 20% (nella fattispecie il 22,58%): dei 124 collaboratori, 28 sono donne, oltre la metà delle quali (16) racchiuse nella fascia d’età fra 25 e 34 anni. Altre otto sono legate alla forbice fra 35 e 44 anni, a dimostrazione di come le giovani professionalità siano sempre tenute in grande considerazione nell’azienda. E che la componente femminile sia vista con favore in questa realtà lo testimonia il fatto che nel 2019 sono entrate a fare parte dello staff di beanTech altre cinque collaboratrici, mentre l’anno scorso hanno fatto il loro ingresso 9 donne in azienda. Da rimarcare anche che sempre più figure chiave dell’attività aziendale – per esempio quelle di Data analyst o Data scientist – sono ora ricoperti nell’azienda dalle donne.
Insomma, beanTech sta assumendo sempre più una connotazione “rosa”. E non è un caso: «Nella scelta del personale si predilige ovviamente l’equità: una donna vale quanto un uomo – specifica Fabiano Benedetti, Ceo aziendale -. Va anche detto che, in ogni caso, le donne sono tendenzialmente più precise e meticolose: proprio per loro natura. Con il nostro esempio – conclude – vogliamo sfatare il pensiero legato al retaggio culturale che vede il mondo informatico come prettamente maschile. Così non è. Una donna, come un uomo, può esprimere, nel nostro contesto, tutto il suo potenziale».
A fargli eco è l’Hr manager di beanTech, Andrea Pitussi: «Siamo l’esempio che dimostra come la componente femminile sia perfettamente adatta all’ambiente informatico. Abbiamo ottime professioniste in ruoli considerati, fino a non molto tempo fa, di appannaggio prettamente maschile. Così invece non è: lo dimostriamo con i fatti».