Essere una multiutility 4.0: sfide e obiettivi
In un settore come quello delle multiutility ci si imbatte in normative e segmentazioni altamente regolate.
L’obiettivo degli enti è quello di curare il proprio territorio, scegliendo una serie di strumenti innovativi che agevolino l’esperienza dell’utente finale e rendano trasparente ed efficiente l’erogazione del servizio che gli compete.
L’avanzamento dell’ultima pandemia ha sicuramente accelerato un processo di innovazione già in corso per cercare di far fronte a diversi assi strategici:
- Inserimento ed utilizzo di smart device
- Gestione dell’utente in modo programmato e digitalizzato anche allo sportello, con un’attenzione particolare alle regole del distanziamento sociale
- Engagement (sia interno che esterno all’azienda)
QUALI SONO LE PROBLEMATICHE PRINCIPALI CHE UNA MULTIUTILITY MODERNA CERCA DI SUPERARE?
Il primo è andare a digitalizzare delle operazioni prettamente manuali, come ad esempio la presenza di utenti allo sportello che ora sono obbligati a prenotare la visita per rendere più snella e programmata l’esperienza di ciascun cliente.
Segue la necessità di strutturare e sistematizzare la conoscenza interna ed esterna dei propri dati anche tramite una piattaforma di condivisione di informazioni accompagnate da documentazione con procedure specifiche che variano a seconda dell’ente.
In ultimo, lo smart metering che da un lato si presenta come una prescrizione obbligatoria dall’altro è il fulcro di una strategia innovativa del dato dove l’utility ha la possibilità di sostituire dei mediatori per raccogliere e gestire i propri dati in autonomia attivamente.
In un’ottica più ampia è facile intendere come un dato sempre più granulare e puntuale sia di fondamentale importanza per il settore multi utility al fine di avere la piena visione del proprio territorio e ottimizzare i processi di ogni giorno.
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Questo problema è enfatizzato a maggior ragione dell’emergere delle Smart Things: il paradigma dell’IoT si affaccia infatti in modo prepotente nel mondo utility, con la possibilità di interconnettere e far dialogare cose, applicativi, persone.
Definire una piattaforma IoT per le utility “SMART” è il mio assunto di partenza: dove per “intelligente” si intende come qualcosa che si può implementare facilmente, in tempi brevi e che soprattutto consenta di migliorare la qualità del lavoro e del servizio, mettendo il dato al servizio dell’attore utility.
Ora, come si inserisce beanTech? La Smart Utility Platform è un sistema di acquisizione centrale on premises o on cloud, dove ciascun ente ha controllo e proprietà dei propri dati con l’obiettivo di monitorare i flussi di gestione. Una piattaforma IoT unica ed innovativa che mette al centro il valore dei dati, efficientando l’operatività degli addetti e i processi interni, puntando ad una vera multiutility 4.0 dove il dato è patrimonio e fonte del proprio valore per il territorio.