Industria 4.0: la nuova rivoluzione del manifatturiero che parte dai dati
La storia insegna che di rivoluzione industriale se n’è parlato più volte, dapprima con la macchina a vapore nel lontano 1784, poi con la produzione di massa nel 1870 ed infine, un secolo dopo, con la nascita dell’informatica e della così detta era digitale. Per ognuna di queste, trasformazione è stata la parola chiave. Trasformazione poiché le strutture produttive e sociali hanno subito un cambiamento determinato dall’affermazione di una nuova tecnologia. Quindi, ciò che rende tale una rivoluzione industriale è il miglioramento tecnologico, l’ottimizzazione e la digitalizzazione dei processi. Allora questo spiega perché oggi sentiamo parlare di una nuova rivoluzione industriale, meglio conosciuta, come Industria 4.0.
Con il termine Industria 4.0 ci si riferisce al nuovo modello produttivo e di gestione aziendale caratterizzato dalla connessione tra il sistema fisico (risorse umane/macchine/prodotti) ed il sistema digitale, possibile grazie a una serie di tecnologie abilitanti (Cloud, Big Data e Analytics, Artificial Intelligence, Augmented Reality, ecc).
Il suffisso 4.0, abbinato per la prima volta alla parola “industria” durante la Fiera di Hannover in Germania – 2011, sta ad indicare quella che viene comunemente definita “quarta rivoluzione industriale”, ovvero l’evoluzione “smart” delle imprese. Si parla di una smart factory, una fabbrica intelligente in cui le macchine sono in grado di leggere l’ambiente circostante, comunicare tra loro e prendere decisioni.
La connessione è il punto chiave di questa rivoluzione che vede emergere un vantaggio competitivo basato sui dati come fonte di ricchezza informativa e come driver per le decisioni strategiche aziendali. Da qui l’esigenza di introdurre in azienda soluzioni IIoT (Industrial Internet of Things) per presidiare l’intera filiera del dato, dalla raccolta dati bordo macchina a soluzioni avanzate di visualizzazione e dashboarding delle informazioni utili a livello direzionale.
In questo contesto, beanTech si pone come partner tecnologico nei confronti del mondo manifatturiero e, grazie ad un’esperienza pluriennale maturata sia in ambito industriale che in ambito business analytics, propone ai clienti soluzioni custom che consentono una gestione end-to-end del dato. beanTech è in grado di presidiare ogni fase progettuale, dalla predisposizione della sensoristica industriale sulle macchine utensili, alla raccolta, archiviazione e modellizzazione dei dati, fino all’analisi e visualizzazione real-time delle informazioni di valore per il business.
Come? L’abbiamo chiesto ad Andrea Bertolozzi, Industry Functional Area Manager in beanTech.
C: “Sempre più aziende si interessano al concetto di Industry 4.0 e cercano soluzioni che le rendano tali. Concretamente di cosa si tratta?
A: “Per beanTech, il termine Industry 4.0 rappresenta l’insieme di tecnologie attraverso le quali siamo in grado di mettere in connessione diversi apparati degli impianti produttivi di un’azienda. In altre parole, per noi significa collegare le macchine produttive tra loro, con i rispettivi sistemi di gestione, con il gestionale di fabbrica, fino a creare sistemi di elaborazione dei dati più o meno sofisticati. Al di là dell’aspetto tecnologico, in Italia l’attrattiva verso tali soluzioni è stata stimolata dal Piano nazionale Impresa 4.0 (ex Industria 4.0) ed alla relativa possibilità per le aziende di accedere al super ed iperammortamento”
C: “A chi si rivolgono le soluzioni Industry 4.0?”
A: “Sostanzialmente a tutte le aziende manifatturiere. La nostra esperienza ci ha portato a creare soluzioni sia per l’utilizzatore delle macchine, quindi la fabbrica vera e propria, sia per costruttori delle macchine stesse, come nel caso del nostro cliente Breton spa. Oggi, grazie alla soluzione implementata da beanTech, Breton offre ai suoi clienti macchine che sono già 4.0 e quindi sanno già “dialogare”.”
C: “In che modo beanTech riesce a far dialogare le macchine?”
A: “In primo luogo estraendo i dati dai sistemi di automazione delle macchine oppure dotando le macchine di sensori ad hoc laddove il dato non sia disponibile. Successivamente inoltrando i dati ai sistemi di storicizzazione e di elaborazione a valle. Siamo in grado di leggere, normalizzare ed inoltrare dati da una moltitudine di automazioni e di macchine diverse risolvendo il diffuso problema della disomogeneità dei sistemi presenti in fabbrica.
C: “Allora facciamo un passo indietro e partiamo dal principio. Tutte le macchine posso diventare 4.0? Come può beanTech iniziare questo lungo percorso ed acquisire i dati dalla macchina?”
A: “Potenzialmente, tutte le macchine possono diventare 4.0: ciò significa che anche una macchina totalmente sconnessa potrebbe diventare una macchina intelligente. Ad esempio, è possibile dotare una macchina di sensori di vibrazioni, le quali vengono analizzate per determinarne lo stato (ferma, in lavoro, in spostamento,…) laddove l’informazione non sia fornita altrimenti. beanTech ha un’importante partnership con Beckhoff, azienda che realizza sistemi aperti per l’automazione, per la realizzazione dei sistemi di raccolta, analisi in locale ed inoltro dei dati. Grazie a questi sistemi è possibile interfacciarsi con l’automazione e gestire sensori di diverse grandezze fisiche come vibrazioni, temperature, carichi elettrici, ecc.
C: “Una volta rese parlanti le macchine, il percorso verso l’Industry 4.0 in cosa consiste?”
A: “Una volta ottenuti i dati, il passo successivo è quello di riuscire ad instradarli tutti in un’unica struttura o più, a seconda delle esigenze, come database aziendale, Cloud, o MES, che beanTech disegna e progetta ad hoc con il cliente, a seconda delle sue necessità. L’analisi, l’interpretazione e la visualizzazione finale dei dati raccolti completano questo percorso e rendono le soluzioni integrate. “
C: “Quali sono i vantaggi per il cliente che decide di investire in questo tipo di soluzioni?”
A: “Grazie ai dati generati dagli oggetti e trasmessi al sistema, è possibile ottenere un monitoraggio accurato dell’impianto, della qualità del sistema, dell’efficienza energetica e di una tempestiva segnalazione delle criticità ritenute significative; inoltre il cliente ottiene diversi vantaggi tangibili, quali l’efficientamento del processo produttivo, la riduzione degli sprechi, l’aumento della qualità del prodotto, il controllo e il monitoraggio continuo degli stati/allarmi macchina e dell’utensile, l’ottimizzazione della gestione delle scorte.
Infatti, la gestione ed analisi dei dati attraverso gli strumenti di Business Analytics rende possibile:
- Real time monitoring, che consente di tenere sotto controllo le variabili di processo
- Alerting, per rilevare segnali anomali ed anticipare eventuali fermi produttivi
- Energy management, per il monitoraggio e l’ottimizzazione dei consumi di energia
- Quality prediction, per stimare la qualità del prodotto finito in base alle variabili di processo
- Predictive Maintenance, per migliorare l’efficienza e l’efficacia della manutenzione.
C: “L’evoluzione successiva per le aziende sarà quella di adottare soluzioni di Intelligenza Artificiale?”
A: “Sicuramente, dopo il primo passo di digitalizzazione ed integrazione efficiente dei sistemi, l’evoluzione successiva è quella di rendere il sistema in grado di imparare dalla mole di dati raccolti, di individuare pattern di comportamento, di prendere decisioni grazie alle possibili soluzioni di Intelligenza Artificiale. Quello dell’Intelligenza Artificiale è ancora un mondo nuovo per la maggior parte delle aziende manifatturiere italiane ma gli innumerevoli vantaggi che queste applicazioni sono in grado di apportare all’industria stanno incuriosendo molti e anche noi di beanTech ci stiamo muovendo da diverso tempo in questa direzione.”
C: “Qual è il consiglio che vuoi dare alle aziende manifatturiere?”
A: “L’Italia è un Paese manifatturiero, i cui prodotti sono tra i migliori al mondo. Ma molti altri Paesi si stanno già muovendo da anni per cambiare il loro modo di produrre e se le aziende italiane vogliono preservare il loro prodotto questo è il momento di essere reattivi. Il mio consiglio è quello di iniziare ad investire in soluzioni di automazione, elaborazione del dato, Machine Learning, ecc ed avere chiaro che non esistono soluzioni pronte ma soluzioni da creare insieme, passo a passo, condividendo know-how ed esperienze pregresse.”
C: “Perché l’azienda manifatturiera dovrebbe scegliere beanTech come partner per la digitalizzazione?”
A: “Le aziende dovrebbe affidarsi a beanTech perché siamo il partner tecnologico in grado di affrontare tutta la filiera dall’inizio alla fine, di risolvere qualsiasi tipo di problema e di offrire una soluzione integrata. beanTech offre soluzioni per migliorare la produttività e la qualità produttiva degli impianti, basate sull’integrazione di automazione industriale, sistemi IT e data analytics. Questo è possibile grazie alla nostra struttura aziendale ed alla presenza in azienda di tutte le figure che entrano in gioco in questi tipi di progetti. La grande opportunità per le aziende è quella di interfacciarsi con un interlocutore unico senza riscontrare così, come in molti casi succede, problemi di integrazione tra soluzioni diverse e figure diverse.”