Realtà aumentata: nuove opportunità per il business

Data
08 Apr 2020
Categoria
Articoli
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Realtà aumentata: nuove opportunità per il business

Seguendo l’esempio del mondo dell’intrattenimento, che già da tempo ne ha compreso le potenzialità, la realtà aumentata oggi si mette a disposizione del business in senso lato, grazie alla spinta del 5G (leggi questo articolo). Si aprono così scenari in passato impensabili, quasi fantascientifici.

La realtà aumentata consiste nell’arricchire le “normali” percezioni sensoriali con un denso layer di informazioni, uno strato che va letteralmente a sovrapporsi al “vero”, diventandone complementare. Nel giro di qualche lustro la tecnologia si è fatta matura e oggi si declina attraverso gli strumenti più disparati, un elenco che parte dai visori – si pensi alle HoloLens di Microsoft – e arriva all’obiettivo fotografico degli smartphone. Al resto ci pensa il software, che spiana la strada a possibilità infinite, un ventaglio che si apre per ogni settore produttivo.

Pensiamo ai musei, a tutto quello che si può solo immaginare: è sufficiente un’applicazione e una statua antica, un’opera d’arte rivenuta monca, ritrova il suo antico splendore. Basta puntare l’obiettivo della fotocamera sul reperto e attendere qualche secondo, giusto il tempo necessario ad elaborare i dati. Pensiamo al mondo dell’arredamento, come ha già fatto una celebre multinazionale svedese: con l’ottica dello smartphone i mobili si accomodano in un salotto spoglio, trovando la collocazione e offrendo una visione d’insieme. Infine pensiamo alle applicazioni in ambito sanitario, dedicate alla chirurgia: un esperimento concreto è stata già stato fatto qualche settimana addietro, all’ospedale S.Orsola di Bologna. Il chirurgo ha effettuato l’intervento con l’utilizzo di un apposito visore, uno strumento che gli forniva in tempo reale i parametri del paziente, senza bisogno di consultare il monitor esterno. Tre esempi diversi, legati da un filo comune. Non è fantascienza, ma realtà (aumentata per l’appunto).

Nel settore industriale le distanze si riducono e l’assistenza in remoto si fa più tangibile, “vicina” alle esigenze delle controparti. Le indicazioni a schermo, segnali e aiuti visivi che il tecnico in assistenza invia al cliente, trasformano gli interventi di manutenzione in tutorial da seguire per punti, un passo dopo l’altro. Prestando la giusta attenzione, anche il personale non formato può agire con coscienza, risolvendo così le problematiche più semplici. Una sorta di “primo soccorso” dell’hardware, in attesa che il reparto IT possa intervenire, eseguendo la diagnostica.
Per dare sostanza alle nostre parole, perché un video aiuta a ribadire il concetto, abbiamo realizzato un breve contributo video, che presenta sia la prospettiva del cliente – l’operatore che tramite lo smartphone effettua la chiamata di assistenza – sia quella del tecnico chiamato a guidarlo nella risoluzione del problema.

Per ottenere questo filo diretto, è sufficiente uno smartphone e un software dedicato (un’applicazione per smartphone o notebook), chiamato a fare da ponte fra il tecnico in assistenza ed il cliente che la richiede. Attraverso l’obiettivo della fotocamera presente nel dispositivo mobile, il cliente si connette al primo fornendogli la trasmissione di ciò che vede attraverso la webcam e permettendogli così di essere “virtualmente” sul posto, accanto a lui. Il tecnico può rivolgersi al cliente a voce e/o interagire con una serie di indicazioni visive, basate sulla realtà aumentata. Tanto per fare un esempio (come descritto nel video) il tecnico può tracciare una freccia, che indica con precisione qual è l’interruttore da premere o il cavo di rete da inserire nell’apposito slot, quest’ultimo evidenziato da un cerchio. Ogni operazione viene descritta per punti e resta sempre traccia di quanto annotato, in un log di sistema, così che il vademecum resti in memoria o sia consultabile anche in un secondo momento.

I punti di forza di questo tipo di assistenza in remoto sono:

  • Praticità: uno smartphone e una connessione dati, il cui consumo è molto contenuto, sono sufficienti a stabilire un filo diretto fra il tecnico in assistenza e il cliente
  • Riduzione dei tempi di attesa: l’operatore può intervenire tempestivamente, senza doversi per forza recare dal cliente
  • Chiarezza delle indicazioni: nessun dubbio su cosa fare o come procedere, grazie ai segnali visivi, che si sovrappongono alle immagini reali

Lo scorso gennaio, Gartner – società che analizza il mondo della tecnologia dell’informazione – ha collocato la realtà aumentata fra i 10 trend di maggior rilevanza per l’anno corrente, stimando una sua adozione da parte del 70% delle aziende da qui ai prossimi 24 mesi. Nel 25% del campione, si tratta di un’applicazione a fini produttivi (fonte: ricerca “The Future of Immersive Experiences”).

A distanza di poche settimane, il quotidiano è stato stravolto e forse quelle previsioni non hanno più valore. Forse. Noi siamo dell’idea che la realtà aumentata oggi ci aiuterà a superare i confini della distanza sociale e che domani, quando torneremo alla normalità, sarà uno degli strumenti chiave per la produttività industriale e non.

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