VDI: virtualizzare per lavorare da remoto

Data
20 Apr 2020
Categoria
News
VDI: virtualizzare per lavorare da remoto

In queste settimane così delicate, in cui mantenere la distanza sociale è un imperativo, assistiamo a un interesse crescente per il tema del lavoro da remoto. Il nostro è obiettivo è quello di analizzare l’argomento in maniera propositiva, per far sì che l’attuale necessità diventi una futura opportunità. A tal proposito, nella giornata di venerdì 10 aprile abbiamo organizzato un webinar intitolato “Virtual Desktop Infrastructure & Remote Working: progettare da remoto, il cliente racconta”, una tavola rotonda svoltasi in videoconferenza via Microsoft Teams per raccontare quali soluzioni hardware e software performanti offre il mercato.

L’incontro si è aperto con i saluti di Luca Degano, Sales & Marketing Director, e con un sentito ringraziamento rivolto ai presenti, ai 50 professionisti del settore collegatisi in diretta, in rappresenta di oltre 40 aziende. Il tema del remote working e delle potenzialità della VDI è stato approfondito nel dettaglio da Adam Strizzolo, System Architect e uno tra i 25 membri dell’NVIDIA Community Advisor Program. Nel corso dei decenni l’ufficio tecnico si è trasformato radicalmente, passando dalla progettazione su carta a quella a schermo, grazie allo sviluppo e all’affinamento dei software CAD/CAM. Il computer si è così accomodato sulle scrivanie, diventando il cuore pulsante della produttività. Un ruolo il suo che però si sta ridimensionando, in uno scenario in continuo mutamento.

VDI, il lavoro da remoto virtualizzato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I sistemi operativi moderni – citiamo nello specifico Windows 10 – sono infatti caratterizzati da un uso più intensivo delle risorse lato GPU, in percentuali davvero significative. Per quanto prestanti o dotati di una configurazione degna di nota, tutti i PC sono destinati prima o poi a diventare obsoleti. Per ovviare a questo problema, val bene affidarsi alla VDI, la soluzione la soluzione di hardware e software performanti per lavorare da remoto, da poter suddividere in base alle necessità grazie alle vGPU NVIDIA. Le workstation lasciano spazio al server per virtualizzazione, dimensionato secondo le esigenze dell’azienda. Ogni professionista ha a disposizione uno spazio virtuale, circoscritto e sicuro, un ambiente che garantisce la piena produttività. Con una connessione stabile e veloce, è possibile lavorare da remoto, con performance indistinguibili da quelle di un PC desktop. La progettazione esce così dalle mura dell’ufficio, ne supera i confini. E i vantaggi sono innumerevoli, soprattutto per il reparto IT.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ne è consapevole Urbinati srl (leggi la case history qui), un’azienda che si è affidata alle nostre mani per lo sviluppo di una soluzione basata sulla VDI, tecnologia implementata ben prima che il Covid 19 entrasse a far parte del nostro lessico. Tommaso Collini e Massimiliano Chiadini – rispettivamente Responsabile Ufficio Tecnico Commesse e IT Manager – hanno raccontato la loro esperienza, ripercorrendo tutti i perché di una scelta a lungo ponderata, rivelatasi poi più che vincente.

Specializzata nella produzione e nella progettazione di sistemi modulari per l’automatizzazione dei processi produttivi all’interno dei vivai, Urbinati a oggi conta su 10 postazioni virtualizzate e ne riscontra indubbi vantaggi. “Prima di adottare questa soluzione” – ha ribadito Massimiliano – “ero costretto a svolgere gli interventi di manutenzione sui PC aziendali nel solo fine settimana, perché altrimenti finivo per bloccare la produzione. Le workstation peccavano per uniformità, sotto il profilo hardware e software, e mi erano necessarie più di 4 ore solo per configurarle, salvo imprevisti. Alla distribuzione di ogni nuova release del CAD, impiegavo circa due settimane per effettuare l’upgrade su tutti i computer”. Lungaggini che la VDI ha permesso di accantonare in toto, puntando sull’efficienza, sulla sicurezza e sulle performance a livello assoluto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il webinar si è poi concluso con una breve sessione di domande e risposte, con il coinvolgimento in prima persona dei presenti. Adam Strizzolo ha ripreso la parola, per affrontare brevemente alcuni temi cruciali, primo fra tutti l’analisi dei requisiti necessari per il corretto dimensionamento della VDI. La tavola rotonda si è conclusa verso le ore 11 e, a giudicare dai feedback giunti in sede, è stata più che apprezzata. Ringraziando tutti gli intervenuti, speriamo di poter ritornare sull’argomento in futuro, con un nuovo evento. Per tutte le informazioni relative alla VDI, vi invitiamo a contattare il nostro ufficio commerciale: saremo ben lieti di rispondere a tutte le vostre richieste e spiegarvi come approcciare la soluzione.

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